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Enrico Morselli
Filosofi giovani e idee vecchie
Editore: Genova, Tipografia Fratelli Carlini fu Gio. Batta Pagine: 23 Data: 1904 Note:
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Giuseppe Prezzolini
Il Centivio
Editore: Milano, Libreria Editrice Lombarda, (Guerriero Guerra tipografo in Perugia) Pagine: 32 Data: 1906 Note: Negli scritti per Leonardo, firmati con lo pseudonimo Giuliano il Sofista, (Prezzolini) polemizzò contro la cultura accademica e il positivismo, esaltando "la vita intima" come soggettivismo assoluto ed esperienza per la divinizzazione dell individuo, Uomo-Dio, in una sorta di misticismo luciferino, convinto della sostanziale incomunicabilità fra esseri umani e del significato relativo d'ogni conoscenza, teorizzando la natura fantastica del linguaggio come strumento per affermare la propria personalità.
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Giuseppe Prezzolini
Discorso su Giovanni Papini
Editore: Firenze, Libreria della Voce Pagine: 139 Data: 1915 Note: Questa opera aiuta a capire la profonda amicizia ed il reciproco rispetto tra due grandi amici e collaboratori: G. Papini e G. Prezzolini.
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Ettore Regalia
Dolore e azione
Saggi di Psicologia
Editore: Lanciano, R. Carabba Pagine: 140 Data: 1916 Note:
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Pier Damiani - Luigi Gaudienzo
Zero cervelli
Giovanni Papini
(Stroncatura d'un tirannello)
2a edizione, 1919
Editore: Padova, Riccardo Zannoni - Editore e Libraio Pagine: 78 Data: 1919 Note: Non perché sia assolutamente necessario addizionare due teste per farsi un po’ avanti contro Giovanni Papini [...]. La causa di questa collaborazione è più semplice e originale: due pitocchi che non potevano permettersi il lusso di buttar via, ognuno per conto proprio, cento lire per le opere di Giovanni Papini, hanno fraternamente pensato di dimezzare il sacrificio pecuniario”.
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Lazarillo
(Mario Puccini)
Papini
Editore: Milano, Modernissima Pagine: 39 Data: 1920 Note:
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Antonio Baldini
Salti di gomitolo
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 236 Data: 1920 Note:
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Leone Maria Zanetti
Eccessi ed incongruenze della
Storia di Cristo
di Giovanni Papini
Editore: Castelfranco Veneto, Arti Grafiche Ditta Mario Olivotto Pagine: 40 Data: 1921 Note:
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Mario Di Talgas
Giovanni Papini.
A proposito della sua conversione: Spunti ed Appunti
Editore: Pavia, Il Seminatore Pagine: 14 Data: 1921 Note:
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Giuseppe Dell'Armi
La Storia di Cristo di Giovanni Papini
Editore: Firenze, Tip. Enrico Ariani Pagine: 14 Data: 1921 Note:
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Ettore Fabbri
Papini
Editore: Firenze, Casa Editrice La Nave Pagine: 16 Data: 1921 Note:
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Orlando Danese
Papini il satiro di Dio....
Editore: Mantova, Edizioni Paladino Pagine: 47 Data: 1921 Note: Stroncatura di Orlando Danese riguardo la pubblicazione di Giovanni Papini "Dizionario dell'omo salvatico (A-B)".
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Antonio Capri
"Un uomo finito" o "Storia di Cristo"?
Arte e fede di Giovanni Papini
Editore: Milano, Sonzogno Pagine: 44 Data: 1921 Note:
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Giuseppe Prezzolini
Amici
Editore: Firenze, Vallecchi Editore Pagine: 158 Data: 1922 Note:
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Ettore Allodoli
Il domatore di pulci
ed altri fatti della mia vita
Editore: Firenze, Casa Editrice La Nave Pagine: 169 Data: 1922 Note:
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Mario Di Maria
La grande burla.
Saggio critico sulla Storia di Cristo di Giovanni Papini
Editore: Napoli, Tip. Vacòe Pressa Pagine: 63 Data: 1922 Note:
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Alberto Calderara
Papini e la sua Storia di Cristo
Editore: Bologna, Galleri Pagine: 28 Data: 1922 Note:
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Renato Fondi
Un costruttore: Giovanni Papini
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 206 Data: 1922 Note:
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U. G. Caramore
Storia di un'anima: La conversione di Giovanni Papini
Editore: Pavia, Il Seminatore Pagine: 60 Data: 1922 Note:
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Luigi Tucci
Da Fiesole a Giovanni Papini
Editore: Firenze, La Via Pagine: 30 Data: 1923 Note:
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Donatello D'Orazio
Giovanni Papini
Uno che cerca se stesso
Editore: Trieste, TEMI (Tipografia Editoriale Mutilati e Invalidi) Pagine: 56 Data: 1923 Note:
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Giuseppe Antonio Borgese
Tempo di edificare
Verga, Tozzi, E. Praga, Moretti, Pirandello,Papini, Novaro, Gallarati, Scotti, F. M. Martini, Castellini, Fiumi, Ravegnati, Govoni, Bontempelli, Nicodemi, Errante, Saponare, Rocca, Da Verona, Gorki e Tolstoj
Editore: Milano, F.lli Treves Pagine: 272 Data: 1923 Note:
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Generoso Gallucci
Critica del terribilismo.
Saggi su Papini, Barbusse, Mariani, Pitigrilli, Tilgher
Editore: Milano, Soc. Ed. Dante Alighieri Pagine: 180 Data: 1924 Note:
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Nicola Moscardelli
Giovanni Papini
Editore: Roma, Formiggini Pagine: 52 Data: 1924 Note: Dimensioni della pubblicazione molto particolari: 110mm x 65mm.
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Giuseppe Prezzolini
Giovanni Papini
Editore: Torino, Piero Gobetti Editore Pagine: 99 Data: 1925 Note:
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Carlo Weidlich
La poesia di Giovanni Papini
Appunti critici
Editore: Palermo, L'Ondina Pagine: 19 Data: 1925 Note:
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Antonio Todisco
Le origini del nazionalismo imperialista
in Italia
Lettere inedite di Corradini - Papini - Borelli e Sorel - Il Sindacalismo Nazionale di Mario Viana
Editore: Roma, Giorgio Berlutti Editore Pagine: 61 Data: 1925 Note:
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Carlo Weidlich
Critici d'oggi.
Baldini, D'Amico, Moscardelli, Palazzi, Papini, Pancrazi, Piccoli, Prezzolini, Russo, Tartarini,Tonelli
Editore: Palermo, L'Ondina Pagine: 47 Data: 1926 Note: [Capitolo] VI. Giovanni Papini, pp. 23-26 (testo integrale).
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Luciano Folgore
Poeti allo specchio
Parodie
Editore: Foligno, Franco Campitelli Editore Pagine: 106 Data: 1926 Note:
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Tito Casini
Bibliografia papiniana
(1902-1927)
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 111 Data: 1927 Note:
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Enzo Palmieri
Interpretazioni del mio tempo
Giovanni Papini
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 310 Data: 1927 Note:
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Adone Nosari
La saletta d'Aragno
Editore: Firenze, Sapientia Pagine: 295 Data: 1928 Note:
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Stefano Gentile
Il difetto è... nel manico...
Stroncatura amichevole della Storia di Cristo di Giovanni Papini
Editore: Palermo, tipografia Francesco Lao Pagine: 27 Data: 1929 Note:
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Tom Dell'Aquila
Giovanni Papini
Davanti alle Assise Letterarie di Firenze
Editore: Taranto, Tipografia Editrice Pappacena Pagine: 39 Data: 1930 Note:
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Luigi Maria Personè
Il primo passo
Confessioni e ricordi di scrittori contemporanei
Editore: Firenze, Casa editrice NEMI Pagine: 293 Data: 1930 Note:
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Luigi Maria Personè
Le belle statuine
Volti, gesti e atteggiamenti di scrittori contemporanei
Editore: Firenze, Casa editrice NEMI Pagine: 359 Data: 1930 Note:
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Frate Nicola Concetti
Sant'Agostino anti-papiniano
Editore: Tolentino, Tip. Filelfo Pagine: 15 Data: 1930 Note:
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Ottone Rosai
Alla ditta Soffici - Papini & compagni
Editore: Firenze, Edizioni fiorentine, via dei servi 36 Pagine: 46 Data: 1931 Note:
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Antonio Baldini
Amici allo spiedo
1a edizione
edizione del 2004, Pesaro -Metauro Edizioni-, pp. 184.
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 165 Data: 1932 Note: Amici allo spiedo è un titolo “da burla”, come a giustificare l’operazione dell’autore di infilzare, per una ragione o per l’altra, i suoi amici. Non per cuocerli, ma per rosolarli al fuoco di sentimenti e dell’attenzione: farne cibo per una tavolata intellettuale. Dove gli amici stessi a loro volta sono invitati come “infilzatori”. Un gustosa galleria di ritratti dei maggiori artisti e scrittori del primo Novecento, da Benedetto Croce a Malaparte, passando per Bacchelli, Soffici, Papini, Giuliotti, Oppo, Spadini, De Chirico, Barilli… e altri.
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Oliviero Bianchi
Scriviamo a Papini papinianamente...
Editore: Trieste, SEMEC Pagine: 174 Data: 1932 Note:
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Paolo Vita Finzi
Antologia Apocrifa
Seconda serie
Ferrero, Trilussa, Simoni, Rosso di San Secondo, E. Cecchi, Campanile, Amiante, Viani, Missiroli, Ungaretti, Giuliotti, Papini
Editore: Roma, Formiggini Pagine: 128 Data: 1933 Note:
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Alberto Viviani
Giubbe Rosse
1a ed.
2a ed., Firenze, G. Barbera Editore, 1964, pp. 236
3a ed., Firenze, Vallecchi Editore, 1983, pp. 242
Editore: Firenze, G. Barbera Editore Pagine: 256 Data: 1933 Note: Nella 2a ed. edizione è presente l'introduzione Prima che tutto cambiasse di Raffaele Di Grada.
Nella 3a ed. è presente Introduzione di Paolo Perrone Burali D'Arezzo.
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C.A. Fabbricotti
Spunti ed appunti su Dante Vivo
di Giovanni Papini
Editore: Carrara, Libreria Editoria Eugenio Bassani Pagine: 263 Data: 1933 Note:
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Alberto Viviani
Gianfalco
Editore: Firenze, Casa editrice Barbera Pagine: 462 Data: 1934 (1939 seconda ed.) Note:
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Ettore Allodoli
Papini
Editore: Firenze, Casa editrice NEMI Pagine: Data: 1934 Note:
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Luigi Donati
Pascoli, Papini...io!
Editore: Bologna, La Vigna Pagine: 204 Data: 1934 Note:
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Piero Bargellini
Poesia e umanità di Papini
Editore: Milano, Società Editrice Vita e Pensiero Pagine: 11 Data: 1934 Note: Estratto da "Vita e Pensiero", numero speciale dedicato a "Letteratura ed arte nella visione cattolica", pp. 11, anno XX, vol. XXV, fascicolo VI, giugno 1934.
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Aurelia Bobbio
Le riviste fiorentine del principio del secolo (1903-1916)
Editore: Firenze, G. C. Sansoni Editore Pagine: 300 Data: 1936 Note: Prefazione, pp. VII-VIII (testo integrale).
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Alberto Viviani
Papini aneddotico
1a ed.
2a ed., Milano, Casa Editrice Bietti, 1939, pp. 190
Editore: Roma, Formiggini Pagine: 182 Data: 1936 Note:
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Giovanni Colombo
Aspetti religiosi nella letteratura contemporanea
Editore: Milano, Società Editrice Vita e Pensiero Pagine: 193 Data: 1937 Note: Il capitolo VI, Papini e Mauriac e il messaggio di Gesù nel Novecento, descrive la conversione di Giovanni Papini vista dal Card. Giovanni Colombo.
Questo capitolo è apparso per la prima volta come articolo su La scuola cattolica, rivista teologica del Seminario Arcivescovile di Milano, volume 64, numero 6 del 1936.
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Piero Bargellini
Pellegrino alla Verna
edizione del 1980, pp. 196
Editore: Firenze, Stamperia della Verna Pagine: 82 Data: 1937 Note:
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Ettore Allodoli
Cinquantenario di un'amicizia
Giovanni Papini - Ettore Allodoli 1892 - 1942
Editore: Firenze, F. Le Monniere Pagine: 14 Data: 1942 Note:
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Francesco Casnati
Lotta con l'angelo
Editore: Milano, Casa Editrice Vita e Pensiero Pagine: 471 Data: 1942 Note:
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Mario Apollonio
Papini
Editore: Padova, Cedam Pagine: 162 Data: 1944 Note:
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Placido da Pavullo (Padre Tempesta)
Nel settantesimo del
Magnifico orco fiorentino
Giovanni Papini
Editore: Modena, Società Tipografica Modenese Pagine: 32 Data: 1951 Note:
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Attilio Vallecchi
Papini, settant'anni 9 gennaio 1951
Copia n. 40 autografata
Copia n. 367
Copia senza numero.
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 162 Data: 1951 Note: Di questo volume sono state tirate 100 copie su carta speciale legate in marocchino verde numerate da 1 a 100 e firmate da Giovanni Papini; 600 copie normali legate in tela delle quali 500 numerate da 101 a 600 destinate alla vendita e 100 fuori commercio (non numerate).
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Arsenio da Casorate Sempione
Poeti sulle vie del Santo
Saggio di studi francescani su G. Pascoli, G. Salvadori, G. D'Annunzio e G. Papini
Editore: Cremona, La Editoriale Grafica; Guglielmo Marconi Fondi Speciali Pagine: 96 Data: 1952 Note:
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Luigi Olivero
Giovanni Papini non è l'avvocato del diavolo
Editore: Roma, La Carovana Pagine: 14 Data: 1954 Note:
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Luigi Cunsolo
L'antidiavolo
Critica al "Diavolo" di G. Papini
Editore: Milano, Editrice Centauro Pagine: 250 Data: 1954 Note:
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Luigi Castagnola
Papini
Editore: Joinville, Ipiranga Pagine: 193 Data: 1954 Note:
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Arnolfo Santelli
Papini mi ha detto
Storia polemica del Diavolo seguita da un incontro con Papini e da due pagine dello scrittore
Editore: Roma, Corso Pagine: 42 Data: 1954 Note:
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Salvatore Taliento
Giovanni Papini e il suo Diavolo
Editore: Roma, Tip. Editrice Italia, Via del Corso 20-21 Pagine: 27 Data: 1955 Note:
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Alberto Viviani
La maschera dell'orco
Editore: Milano, Bietti Pagine: 238 Data: 1955 Note:
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Mario Acqua
Quo vadis, Papini?
Editore: Torino, Rigois Pagine: 476 Data: 1955 Note: Un'opera requisitoria in risposta alla pubblicazione da parte di Papini de "Il Diavolo".
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Arrigo Cajumi
Colori e veleni
Saggi di varia letteratura
Editore: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane Pagine: 429 Data: 1956 Note:
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Adolfo Crosara
Conferenze
(tenute presso la Scuola di Cultura Cattolica di Vicenza)
Editore: Vicenza, Istituto Veneto di Arti Grafiche Pagine: 94 Data: 1956 Note: Presentazione di Egidio Cabianca. (San Tommaso e la civiltà italiana. La vita di Michelangelo nella vita del suo tempo di Giovanni Papini. Aspetti della letteratura italiana dal Risorgimento ai giorni nostri).
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Piero Bargellini
Giovanni Papini
Editore: Verona, Quaderni della Cattedra Francescana Pagine: 34 Data: 1956 Note:
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Viola Paszkowski Papini
La bambina guardava
Editore: Milano, Arnoldo Mondadori Editore Pagine: 142 Data: 1956 Note:
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Cesare Angelini
Vivere coi poeti
Editore: Milano, Fratelli Fabbri Editori Pagine: 122 Data: 1956 Note: [Introduzione] Vivere coi poeti, pp. 5-6 (testo integrale).
[Capitolo] Papini e il Cardinale, pp. 32-35 (testo integrale).
[Capitolo] Giovanni Papini, pp. 66-69 (testo integrale).
[Capitolo] Gli anni di Papini, pp. 70-71 (testo integrale).
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Francesco Casnati
Papini operaio della Vigna
Editore: Como, S.A.G.S.A. Pagine: 25 Data: 1956 Note:
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Gino Staderini
Lettera a Giovanni Papini di Papa Celestino VI°
Editore: San Giovanni in Valdarno,Tipografia Valdarnese Pagine: 16 Data: 1957 Note: [Introduzione] Mani avanti, pp. 5-6 (testo integrale)
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Vittorio Franchini
Papini intimo
Editore: Rocca San Casciano e Bologna, Cappelli Pagine: 250 Data: 1957 Note:
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a cura di Mario Gozzini
Papini vivo
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 201 Data: 1957 Note:
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Mario Di Franca
Storia dell'anima di Giovanni Papini
Editore: Modena, Edizioni Paoline Pagine: 214 Data: 1957 Note:
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Roberto Ridolfi
Vita di Giovanni Papini
Editore: Milano, Arnoldo Mondadori Editore Pagine: 439 Data: 1957 Note:
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Salvatore Foderaro
Giovanni Papini
L'uomo e il maestro
Editore: Roma, La Linograf Pagine: 16 Data: 1958 Note:
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Mario Di Franca
Giovanni Papini
Panorama biografico e critico
Editore: Modena, Edizioni Paoline Pagine: 260 Data: 1958 Note:
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Francesco Casnati
Papini
(aspetti dell'uomo e dell'opera)
Editore: Pro manuscripto Pagine: 439 Data: 1958 Note:
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Gino Collenea Isernia
Due brevi saggi
G.Papini - G. Pascoli
Editore: Napoli, Strazzulli Pagine: 46 Data: 1961 Note:
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Janvier Lovreglio
Incontri con Papini
Editore: Firenze, Juglar Pagine: 215 Data: 1961 Note:
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Renato Majolo
Olinto Dini uomo e poeta
Con testimonianze di amici del poeta e una lettera introduttiva di Giovanni Papini
Editore: Bergamo, Edizioni Rassegna Pagine: 469 Data: 1962 Note:
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a cura di Giuseppe Cantamessa
Pagine scelte
Editore: Milano, Edizioni Scolastiche Mondadori Pagine: 423 Data: 1962 Note:
-
Antonio Santucci
Il pragmatismo in Italia
Editore: Napoli, Il Mulino Pagine: 379 Data: 1963 Note:
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Giuseppe Toffanin
Il vaso di Sassonia
Editore: Bologna, Zanichelli Pagine: 181 Data: 1963 Note:
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Domenico Ferraro
Papini lettore del Manzoni
Editore: ??? Pagine: ??? Data: 1964 Note:
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Giuseppe Defrenza
Pensiero filosofico nelle lettere contemporanee
1a ed.
2a ed., pp. 564, 1966
3a ed., pp. 1024, 1973
Editore: Modena, Edizioni Paoline Pagine: 420 Data: 1964 Note:
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Filiberto Mazzoleni
Presenza di Papini nella cultura italiana del Novecento
Editore: Roma, Edizioni Civitas Pagine: 84 Data: 1964 Note: Estratto da "Civitas" n. 9 - 10 settembre - ottobre 1964
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Giuseppe Prezzolini
Quattro scoperte
Croce, Papini, Mussolini, Amendola
Editore: Roma, Edizioni di Storia e Letteratura Pagine: 197 Data: 1964 Note:
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Vera Gaye
La critica letteraria di Giovanni Papini
Editore: Firenze, Edizioni Remo Sandron Pagine: 165 Data: 1965 Note: In questo studio è analizzata l’attività critico-letteraria di Giovanni Papini: le sue preferenze, il suo gusto, i motivi ispiratori etici ed estetici che sono alla base della sua opera di “lettore”, multiforme e apparentemente disorganica ma non priva di saldi ancoraggi. «L’intento di questo libro – riassume appunto l’Autrice – è di ricavare direttamente dalla sua fonte, cioè dalla parola scritta dal Papini, i caratteri e il metodo della sua critica letteraria…». Attraverso una minuziosa ricognizione degli scritti di critica, dai saggi in volume agli articoli di riviste e di giornali, il libro ricostruisce nella sua vitale complessità e ricchezza di motivi un lato fino allora trascurato e sottovalutato della personalità dello scrittore fiorentino.
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AA. VV.
Profili di scrittori
Editore: Milano, Edizioni Letture Pagine: 212 Data: 1966 Note:
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Maurizio Passerone
Giovanni Papini
Metodo di una scrittura e di un'anima
Editore: Genova, Arti Grafiche San Giorgio Pagine: 8 Data: 1966 Note:
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Carmine Di Biase
Diari di vita
Alvaro - Pavese - Papini
Editore: Napoli, Casa Editrice Federico e Ardia Pagine: 261 Data: 1967 Note:
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Vittorio Vettori
Giovanni Papini
Editore: Torino, Borla Pagine: 171 Data: 1967 Note:
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antologia a cura di Carlo Bo
Io Papini
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 625 Data: 1967 Note:
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Carlo Bo
La religione di Serra
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 560 Data: 1967 Note: Questo secondo volume delle opere di Carlo Bo, che segue il primo a distanza di tre anni, testimonia anzitutto della straordinaria capacità del critico nell'avvertire e cogliere i segni dei tempi. Raramente si è avuto un esempio così continuo e instancabile di attenzione puntuale ai terni dell'attualità, alle domande del giorno, e al tempo stesso il ricorrere costante dei grandi temi di fondo. Al centro dell'interesse umano del critico sta un interrogativo inìziale e pregiudiziale, di natura storica ma svolto con accento religioso e cioè quale sia il destino della letteratura, quale la sua parte nella nostra vita. La lettura di Carlo Bo va sempre più oltre quelli che possono apparire come interessi professìonali, e il semplice registro dei risultati artistici: per appuntarsi nella regione intima e inquietante dei significati generali, e ricercare legami più profondi, decisivi, tra l'arte e la vita, tra la letteratura e il tempo con la folla dei suoi richiami. Di qui la continuità ininterrotta del suo lavoro, anche là dove sembra frammeritarsi nel momento «quotidiano». E di qui il valore di enunciazione tematica, di apertura globale di discorso che assumono nei suoi volumi i saggi iniziali l'«eredità di Leopardi» nel libro del '64, la «religione di Serra » in questo del '67. «L'arte, egli ci avverte, non ha né il compito né il dovere di migliorare la natura dell'uomo, ma deve rispondere inequivocabilmente alla ricerca della verità».
Ecco che allora la dolce e strenua «religione delle lettere» confessata da Renato Serra diviene «una rinnovata dichiarazione d'amore alla vita». Il discorso del critico si accende di alte passioni, assume gli accenti di un appello accorato. E c'è in tutto il suo lavoro, al di là della pagina critica in senso stretto, un ca1ore di generosità, uno , spendersi d'anima, che nobilita la sua ricerca, e la fa riconoscere come una testimonianza essenziale e necessaria di partecipazione alla realtà complessa dei nostri anni.
[Capitolo] Papini al "Giudizio Universale", pp. 354-357 (testo integrale).
[Capitolo] La conversione di Papini, pp. 440-443 (testo integrale).
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Lorenzo Righi
Storia segreta di un'amicizia
Papini - Giuliotti
(da inediti)
Editore: Firenze, Tipografia A. Sbolci Pagine: 28 Data: 1967 Note:
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Vittorio Franchini
Profili di scrittori e artisti
Editore: Firenze, Lo Sprone Pagine: 172 Data: 1968 Note:
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Caterina Artale Sanfilippo
Giovanni Papini
Credente o contestatore?
2a ed., 1976
Editore: Palermo, Arti grafiche A. Cappugi & figli Pagine: 24 Data: 1969 Note: Estratto da: Caterina Artale Sanfilippo, Le nostre penne di retro al dittator sen vanno strette, Palermo : Arti grafiche A. Cappugi & figli, 1966.
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Mario Isnenghi
Il mito della Grande Guerra
1a ed.
2a ed., 1973
Editore: Roma - Bari, Laterza Pagine: 383 Data: 1969 Note:
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Vintilă Horia
Giovanni Papini
Editore: Roma, G. Volpe Pagine: 172 Data: 1972 Note:
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Mario Isnenghi
Papini
1a ed.
2a ed., 1976
Editore: Firenze, La Nuova Italia Pagine: 219 Data: 1972 Note:
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Eugenio Garin
Intellettuali italiani del XX secolo
1a ed.
2a ed., 1987
Editore: Roma, Editori Riuniti Pagine: 370 Data: 1974 Note:
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Nicolino Sarale
L'altra riva
L'esperienza cristiana di Giovanni Papini, Johannes Joergensen, Ernest Hello, Elisabeth Leseur.
Editore: Torino, Leumann Pagine: 95 Data: 1975 Note:
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Giuseppe Marchetti
Suggestioni e finalità poetiche nell'opera di Giovanni Papini
Editore: Bolzano, Centro di Cultura dell'Alto Adige Pagine: ??? Data: 1975 Note: Pubblicazione molto rara. Non presente nel catalogo OPAC SBN.
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Piero Bargellini
Giovanni Papini
Nel ventennale della sua morte 1956 - 1976
Editore: Verona, Universalis Fraternitas Pagine: 70 Data: 1976 Note:
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Luciano Gino Viale
Papini sempre più vivo e più nostro
Editore: Verona, Universalis Fraternitas Pagine: 301 Data: 1976 Note:
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a cura di Maria Carla Papini
L'Italia futurista
(1916 - 1918)
Editore: Roma, Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri Pagine: 416 Data: 1977 Note:
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Dilvo Lotti
La giornata di Giovanni Papini a San Miniato
Editore: San Miniato, Edizioni del Bellorino Pagine: 43 Data: 1977 Note:
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Ugo Piscopo
Riviste e movimenti culturali del novecento
Editore: Napoli, Editrice Ferraro Pagine: 256 Data: 1978 Note:
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Ferdinando Castelli
Volti della contestazione
Strindberg Pèguy Papini Camus Mishima Kerouac Böll
Editore: Milano, Editrice Massimo Pagine: 408 Data: 1978 Note: Se la contestazione è antica quanto l'uomo, in questi ultimi tempi essa ha assunto proporzioni così universali e ritmi così violenti quali mai si erano verificati nella storia. Sarebbe imperdonabile identificarla nelle rivolte studentesche, con le azioni estremiste, con i furori della gente insoddisfatta o frustrata.
È dovere di tutti sforzarsi di comprendere il significato di fondo di questo inquietante fenomeno che affonda le sue radici non solo nella storicità dell'uomo (elementi socio-economici, politici, forme religiose) ma anche nella sua dimensione metafisica (insofferenza del limite, inquietudine, utopia).
Questo libro intende offrire al lettore un aiuto alla comprensione della contestazione. A tale scopo l'autore analizza l'opera di sette scrittori, tutti di primo piano, fortemente caratterizzati, paradigmatici, che hanno scelto di vivere la loro avventura umana e artistica all'ombra della contestazione. Nei loro volti si riflettono alcuni tratti di ognuno di noi.
Sono: August Strindberg, Charles Pèguy, Giovanni Papini, Albert Camus, Yukio Mishima, Jack Kerouac, Heinrich Böll. Studiandoli, l'autore ha cercato di coglierne l'anima profonda -che a volte è sfuggita a loro stessi- e di presentarli in quella prospettiva di "letteratura esistenziale" sulla quale germoglia la verità del nostro essere e della nostra storia.
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Marco Marchi, Jole Soldateschi
Giovanni Papini 1881 - 1981
Editore: Firenze, Nuovedizioni Enrico Vallecchi Pagine: 166 Data: 1981 Note:
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a cura di Mauro Mazza
Giovanni Papini
L'inquietudine di un secolo
Editore: Roma, G. Volpe Pagine: 139 Data: 1981 Note: Giovanni Papini (1881-1956), lo scrittore italiano che in vita conobbe affermazioni e contrasti, ha subìto dopo la morte un costante disconoscimento della sua statura d’artista e di uomo. Basterebbe questo a giustificare il presente volume, che mira a riscoprire la figura papiniana oltre la patina dei pregiudizi e travisamenti: perché di fronte al crollo definitivo degli altari idealistici, al fallimento irreparabile delle pretese di sistemare, incapsulare, razionalizzare il reale, l’avventura dell’autore delle «Stroncature» è quella dell’uomo che, apparso sulla scena del sapere agli albori del nostro secolo, ha incarnato di questo, soffrendolo e vivendolo sino in fondo – sino a vincerlo – il travaglio di una crisi senza precedenti. Forse soltanto oggi è possibile tentare di guardare al suo cammino lungo la prima metà del Novecento non come all’itinerario di un avventuriero della cultura, bensì come al tratto di strada percorso coraggiosamente da un uomo che la vita stessa ha trasformato in un testimone esemplare.
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Giovanni B. Frangini
Papini vivo
Editore: Palermo, Edizioni Thule Pagine: 24 Data: 1981 Note: Pubblicazione molto rara. Non presente nel catalogo OPAC SBN.
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Giuseppe Fantino
Saggio su Papini
Editore: Milano, Italia Letteraria Pagine: 245 Data: 1981 Note:
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Emanuel Carnevali
Voglio disturbare l'America
Lettere a Benedetto Croce e Giovanni Papini ed altro. A cura di Gabriel Cacho Millet
Editore: Firenze, La Casa Usher Pagine: 207 Data: 1981 Note:
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a cura di Paolo Bagnoli
Giovanni Papini, l'uomo impossibile
Editore: Firenze, Sansoni Pagine: 260 Data: 1982 Note:
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Lorenzo Righi
Giovanni Papini imperatore del nulla 1881 - 1981
Editore: Firenze, Tipografia A. Sbolci Pagine: 209 Data: 1982 Note:
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Emilio Gentile
Il mito dello Stato nuovo dall'antigiolittismo al fascismo
Editore: Bari, Laterza Pagine: 277 Data: 1982 Note:
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Francesco Mattesini
Figure e forme di vita letteraria: da Carducci all'ermetismo
Editore: Roma, Bulzoni editore Pagine: 203 Data: 1983 Note:
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a cura di Sandro Gentili
Giovanni Papini
nel centenario della nascita
Editore: Milano, Vita e Pensiero Pagine: 363 Data: 1983 Note: Atti del convegno di studio nel centenario della nascita: Firenze, Palazzo Medici-Riccardi, 4-5-6 febbraio 1982.
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Primo Conti
La gola del merlo
Editore: Firenze, Sansoni Pagine: 556 Data: 1983 Note: Stampata nel 2018 la seconda edizione.
Edite per la prima volta nell'ottobre del 1983, a lungo introvabili e qui riprodotte in anastatica, sono queste le memorie di uno tra i massimi protagonisti della cultura italiana del secolo scorso: Primo Conti (Firenze 1900 - Fiesole 1988).L'opera, un misto di cronaca e storia, si colloca nel genere autobiografico ma lo supera costantemente, per la ricca serie di rapporti, incontri e corrispondenze con altri “giganti” non solo italiani. Del resto ad ogni pagina incontriamo nomi come Marinetti o Boccioni, Picasso o Apollinaire, Ungaretti o Guillén, in un diagramma che va dagli inizi del Novecento (l'artista è già alla ribalta quattordicenne, addirittura prima della Grande Guerra) fino agli anni Ottanta. La caratteristica più originale e invitante di questa cronaca-romanzo è l'infinita serie di documenti e testimonianze che il maestro cita e riporta; lettere, appunti, ricordi inediti o di prima mano, danno di ciascun personaggio un ritratto singolarmente vivido, palpabilmente quotidiano
Entro questa rete, certo, si aggirano anche personaggi privati, o comunque minori, ma non meno importanti per rendere il clima e la temperie di un'epoca. Ed è sotto la particolare angolatura di Conti che viene narrato tutto un secolo di storia italiana per cui, ad esempio, il primo fatto “storico” ricordato è la celebre serata futurista del 1913 al Teatro Verdi di Firenze.Notevole è la vivacità di dettato, ottima la qualità della prosa scaturita dalle memorie di Conti “provocate”, per così dire, dallo scrittore Gabriel Cacho Millet (San Rafael, Mendoza 1939 - Roma 2016). Da quelle conversazioni, non limitate alla ricostruzione storica ma sviluppate a tutto tondo, registrate e poi trascritte, ha origine uno straordinario testamento intellettuale. [Testo dell'editore]
Da pagina 459 a pagina 465, troviamo "Lettera a Giovanni Papini".
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Giovanni Invitto
Un «contrasto» novecentesco: Giovanni Papini e la filosofia
Editore: Lecce, Milella Pagine: 207 Data: 1984 Note: Il rapporto tra Papini e la filosofia è l’immagine di un rapporto complessivo tra certa cultura europea della prima metà del Novecento e una filosofia che si avviava a perdere la nozione di «scienza rigorosa» per riacquistare quella originaria di saggezza applicata. L’impazienza intellettuale dell’autore impedì che i nuclei teorici da lui intuiti avessero adeguato respiro e adeguata fondazione speculativa. Nondimeno l’iter del suo pensiero, che pare possedere una sorprendente continuità e una insospettata coerenza, merita ancora una attenzione serena e meditata.
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Vittorio Franchini
Dietro le porte sante
Colloqui fra Giovanni Papini e il suo segretario (1952 - 1953)
Editore: Firenze, Industria Tipografica Fiorentina Pagine: 29 Data: 1985 Note:
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Ernesto Balducci
Il cerchio che si chiude
2a ed., PIEMME, 2000
Editore: Genova, Marietti Editore Pagine: 157 Data: 1986 Note: Biografia di Padre Ernesto Balducci appartenente all'Ordine degli Scolopi.
Conclusi gli studi in seminario, Balducci arrivò in una Firenze distrutta e martoriata dalla guerra dove cominciò a frequentare ambienti intellettuali di area cattolica (il cardinale Dalla Costa, Don Facibeni, Arturo Paoli, Giovanni Papini, Giorgio La Pira, Nicola Pistelli) che, dal punto di vista politico, avevano come riferimento la Democrazia Cristiana.
Le vicende illustrate si intrecciano con la storia delle principali trasformazioni culturali che hanno segnato il mondo cattolico dal dopoguerra ad oggi, creando un quadro completo, attuale e significativo.
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Anna Casini Paszkowski
Incontriamo Papini
Editore: Napoli, La Scuola Pagine: 248 Data: 1986 Note:
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Giuseppe Lippi
Racconti fantastici del '900
1a ed. 1° vol.
1a ed. 1° vol. cofan.
1a ed. 2° vol.
1a ed. 2° vol. cofan.
2a ed., Milano, Mondadori, 2009
Editore: Milano, Mondadori Pagine: Vol.1 426, Vol.2 446 Data: 1987 Note: Nato dal sogno romantico e portato a compimento dai simbolisti, il genere fantastico si è profondamente trasformato nel Novecento. Molti grandi scrittori vi si sono misurati e questa antologia, curata dal noto specialista Giuseppe Lippi, offre al lettore una panoramica variegata che copre la produzione degli ultimi cent'anni: dagli autori, come Chesterton e Papini, che segnarono il passaggio tra Otto e Novecento, ai moderni Kafka, Chandler, Borges, ma anche ai nostri Calvino, Buzzati e Lucentini; dai maestri dell'horror e della fantascienza come Lovecraft e Bradburv ai postmoderni e contemporanei Ammaniti, Altieri ed Evangelisti.
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a cura di Francesco Mattesini
Dai Solariani agli Ermetici
Studi sulla letteratura italiana degli anni Venti e Trenta
Editore: Milano, Vita e Pensiero - Pubblicazioni dell'Univeristà Cattolica del Sacro Cuore Pagine: 349 Data: 1989 Note: La letteratura italiana degli anni venti e trenta osservata in una luce inconsueta e da più angolature, tra gli estremi di due schieramenti in cui culminarono, sia pure con diversi risvolti, I'impegno stilistico, la tensione morale e l'istanza conoscitiva di un'intera stagione. Dei solariani viene indagata, tra l'altro, la fondazione di un nuovo modello di romanzo, sulla falsariga delle più spregiudicate esperienze europee, assorbita e superata la lezione formale della "Ronda". Dell'ermetismo si ricostruisce la mai vagliata preistoria e intanto si offre una rigorosa e indispensabile 'grammatica'. Nel mezzo, tra le prove dei surrealisti, le celebrazioni carducciane e il silenzio inquietante di Campana, si stagliano le voci di alcuni dei grandi solisti di quell' entre deux guerres: Montale, Gadda, Luzi, Bacchelli.
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Gino Malaspina
Dell'«Uomo finito» di G.Papini
Rilettura e considerazioni
Editore: Trento, Alcione Pagine: 86 Data: 1991 Note:
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Fulvio Fabbroni
Il demiurgo impossibile
L'autobiografia di Giovanni Papini
Editore: Firenze, Atheneum Pagine: 68 Data: 1991 Note:
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Francesco Di Felice
Itinerario di una conversione
Editore: Vaticano, Libreria Editrice Vaticana Pagine: 239 Data: 1993 Note:
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Anna Casini Paszkowski
Giovanni Papini Un uomo finito
Editore: Firenze, Ponte alle Grazie Pagine: 247 Data: 1994 Note:
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Nicolino Sarale
L'incontro con Cristo di Giovanni Papini
Editore: Roma, Edizioni Vivere In Pagine: 102 Data: 1995 Note:
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Alberto Cadioli
Letterati editori
Papini, Prezzolini, Debenedetti, Calvino. L'editoria come progetto culturale e Letterario
Editore: Milano, il Saggiatore Pagine: 223 Data: 1995 Note:
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a cura di Laura Chimenti, Comune di Pieve Santo Stefano, Fondazione Primo Conti
...Casa di pietra celeste...: Giovanni Papini a Bulciano 1908 - 1944
Editore: Pieve Santo Stefano, Comune Pagine: 157 Data: 1996 Note: Atti del convegno tenutosi a Pieve Santo Stefano, ex asilo Umberto I, Sala del Carmine, 9 novembre - 8 dicembre 1996.
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a cura di Sandro Gentili e Gloria Manghetti, Fondazione Primo Conti
Inventario dell'Archivio Papini
Editore: Roma, Edizioni di Storia e Letteratura Pagine: 337 Data: 1998 Note:
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Carlo Ballerini
Quell'indimenticabile giornata
Editore: Prato, Studio bibliografico pratese Pagine: 114 Data: 1998 Note: Il primo giorno di vendita a Firenze della Storia di Cristo di Giovanni Papini.
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Carmine Di Biase
Giovanni Papini
L'anima intera
Editore: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane Pagine: 518 Data: 1999 Note:
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Vincenzo Bagnoli
"L'idea liberale"
(1891-1906)
Editore: Roma, Carocci Pagine: 241 Data: 2000 Note: Il contesto storico-culturale in cui "L'Idea liberale" si colloca è la cosiddetta "crisi del positivismo" a cui corrisponde un mutamento della funzione dell'intellettuale. A partire dal primo numero del 1891, Bagnoli segue attraverso le varie annate lo svilupparsi, dai temi dell'antropologia criminale e dell'evoluzionismo, di quella psicologia delle folle da cui nasce una "teoria delle superiorità"; dunque la rivista, pur restando nell'ambito di un pensiero liberale, prelude in qualche modo al formarsi di logiche egoarchiche e imperialistiche, come conferma la presenza sulle sue pagine degli scritti di Morasso, Papini e Corradini. All'interno di tutto ciò prende forma il nuovo ruolo del letterato, che da imparziale osservatore delle masse diviene tecnico delegato al loro controllo, persuasore non occulto e mobilitatore attraverso il ricorso a una retorica pervasiva e totalizzante, in grado di elaborare il passaggio dall'ideologia al mito. Così come l'inadeguatezza della vecchia dottrina liberale e la paura delle masse stanno alle origini di precisi fenomeni novecenteschi, "L'Idea liberale" si trova - anche contro le aspettative dei suoi promotori - alle origini di quelle tendenze che caratterizzeranno poi "Il Regno", "Hermes", "Leonardo" e oltre.
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Sandro Gentili
Novecento letterario in Toscana
Studi e documenti
Editore: Roma, Bulzoni Pagine: 134 Data: 2000 Note: Il volume esamina alcuni aspetti e protagonisti del Novecento letterario in Toscana: l'esordio di Papini come diarista, con già ben evidenti i temi e gli atteggiamenti che ne caratterizzeranno l'intera attività; gli anni fiorentini di Borgese e la sua formazione in concorso e in attrito con le riviste giovanili e i modelli di d'Annunzio e Croce; Soffici restituitosi alla regione natale dopo l'esperienza parigina e che si confronta con il Foscolo didimeo; la stagione lacerbiana del contrastato rapporto con il futurismo milanese.
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a cura di Gino Tellini
L'opera di Aldo Palazzeschi
Editore: Firenze, Casa editrice Olschki Pagine: 466 Data: 2002 Note: Atti del Convegno Internazionale svoltosi a Firenze dal 22 al 24 febbraio 2001.
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a cura di Tiziana Mattioli
Leonardo Castellani
L'uomo che passa
Scritti del futurismo inediti e rari
Editore: Pesaro, Metauro Edizioni Pagine: 258 Data: 2002 Note: Il volume raccoglie gli scritti del periodo "futurista" di un grande maestro dell’incisione che ha lasciato, con la sua opera e il suo insegnamento, un segno indelebile nella grande tradizione artistica urbinate. Gli inediti di Leonardo Castellani possono collocarsi, per pregio intrinseco e per valore, ben oltre la storia personale dello scrittore: nel più ampio quadro di una avanguardia che essendosi negata ad una concezione aristocratica dell’arte, ha saputo convocare a sé esperienze ai limiti dell’ortodossia e per questa ricchezza consegnarsi come stagione che resta ineguagliata.
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a cura di Pier Luigi Ballini, Associazione Amici dei Musei Fiorentini
Fiorentini del Novecento
Editore: Firenze, Edizioni Polistampa Pagine: 175 Data: 2004 Note: "Il Novecento a Firenze è una pagina di grande rilievo nella storia dell'Italia contemporanea. I personaggi che hanno animato e reso, per tanti aspetti, inconfondibile la storia di questa straordinaria città hanno lasciato segni profondi, ben al di là dei suoi confini, spesso al di là di quelli dello stesso paese. I profili biografici consentono di conoscere non soltanto vita, attività, opere di questi Fiorentini del Novecento ma anche di ricostruire aspetti e vicende del secolo passato. Offrono indicazioni e percorsi di ricerca, motivi di riflessione" (Dall' Introduzione di Cesare Angotti). In questo volume sono presentati: Pietro Annigoni, Ernesto Balducci, Piero Bargellini, Gino Bechi, Umberto e Nathan Cassuto, Edoardo Detti, Leo Samuele Olschki, Giovanni Papini, Pietro Porcinai, Carlo Ludovico Ragghianti, Ardengo Soffici, Attilio e Enrico Vallecchi. Scritti di Benedetto Annigoni, Sandro Rogari, Bruna Bocchini Camaiani, Pier Luigi Ballini, Luciano Alberti, Ida Zatelli, Mariella Zoppi, Pier Francesco Listri, Giorgio Luti, Luigi Zangheri, Alberto Busignani.
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Andrea Vannicelli
La tentazione del racconto
Le novelle del primo Papini tra il simbolismo e futurismo (1894-1914)
Editore: Firenze, Franco Cesati Editore Pagine: 313 Data: 2004 Note: Il panorama della letteratura italiana del primo Novecento presenta ancora, pur dopo le varie e complesse esplorazioni che la storiografia contemporanea vi ha condotto, numerose zone d’ombra: su una di esse, le novelle del giovane Papini, l’autore ha voluto proporre un’indagine minuziosa e ricca di dati, ma al tempo stesso informata da un’interpretazione globale.
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Antonio Zollino
Le prime riviste italiane d'avanguardia
Editore: Firenze, Franco Cesati Editore Pagine: 244 Data: 2004 Note: Capitolo intitolato: Fortuna e oblìo del Tragico quotidiano e del Pilota cieco di Giovanni Papini.
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Marco Marchi
Novecento
Nuovi sondaggi
Editore: Grassina, Le Lettere Pagine: 380 Data: 2004 Note: A dieci anni di distanza dai "Sondaggi novecenteschi", questa nuova opera di Marco Marchi raccoglie altri tredici saggi su altrettanti protagonisti del secolo scorso. Insieme alle grandi figure di Svevo, Montale, Pasolini e Palazzeschi, troviamo Loria, Baldacci, Tozzi, Papini, Luzi, Landolfi e tutti i personaggi che gravitano intorno alla rivista "Il Frontespizio" e alla "Antologia Vieusseux". Una ricostruzione del Novecento che non lascia fuori un altro "grande" di quel secolo, il melodramma, quello "scriver cantando" che potrà sedurre o respingere poeti scrittori, ma che a ogni modo li influenzerà e si insinuerà tra i loro versi e le loro righe.
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Roberto Vivarelli
Storia e storiografia
Approssimazioni per lo studio dell'età contemporanea
Editore: Roma, Edizioni di Storia e Letteratura Pagine: 369 Data: 2004 Note: Nell'undicesimo capitolo "Osservazioni su uno scritto politico di Giovanni Papini", si tratta di un discorso propagandistico presente nella seconda edizione edita nel 1941, di "Italia mia" dove viene pubblicato da pagina 175 a pagina 190, a cui nessuno da alcuna rilevanza ma andrebbe sicuramente preso in considerazione per capire meglio la situazione in cui versava Giovanni Papini in quel periodo.
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Mario Richter
Papini e Soffici
Mezzo secolo di vita italiana (1903-1956)
Editore: Firenze, Le Lettere Pagine: 243 Data: 2005 Note: Papini e Soffici: due grandi autori che nel secondo Novecento si trovarono relegati in una posizione di marginalità per la loro adesione – sebbene con molte riserve – al regime fascista. Oggi è ormai possibile riconsiderare in termini più pacati quella drammatica stagione della cultura italiana. Ed è proprio in questo contesto che si colloca il presente volume di Richter, un itinerario di letture e d’indagini che ripercorrono il dialogo privato, libero e spesso confidenziale tra i due scrittori, tenuto costantemente vivo dal 1903 al 1956.
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Andrea Aveto e Janvier Lovreglio
Bibliografia degli scritti di Giovanni Papini
Editore: Roma, Edizioni Storia e Letteratura Pagine: 532 Data: 2006 Note:
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Alberto Castaldini
Giovanni Papini
La reazione alla modernità
Editore: Firenze, L. S. Olschki Pagine: 103 Data: 2006 Note: Tra i più rappresentativi e discussi testimoni del Novecento letterario italiano ed europeo, Papini incarnò le sicurezze e le paure, gli slanci e le cadute di una stagione culturale dibattuta fra modernità e reazione, fra avanguardia e tradizione. E ciò non solo per aver tentato di leggere profeticamente gli eventi del secolo ed il loro sviluppo successivo, ma per averne interpretato in prima persona le luci e le ombre.
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Aldo Cervo
Giovanni Papini nel Novecento letterario italiano
Editore: Venafro, Edizioni EVA Pagine: 61 Data: 2006 Note:
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Cosimo Ceccuti
Papini e il suo tempo
Editore: Firenze, Le Lettere Pagine: 401 Data: 2006 Note: Vengono raccolte in questo volume, ampliate e aggiornate, le relazioni al Convegno Internazionale di Studi su Papini e il suo tempo, svoltosi a Firenze il 23-24 maggio 2003, promosso dalla Casa Editrice Le Lettere, dall’Associazione Amici Firenze Arte e dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia. Gli interventi ricostruiscono – attraverso il contributo di alcuni fra i più autorevoli studiosi italiani e stranieri – l’itinerario culturale, politico e umano di uno dei più grandi scrittori del XX secolo, come lo ha definito il poeta Mario Luzi.
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a cura di Luigi Corsetti e Marco Attucci
Papini
Addio grande amico
Editore: Prato, Pentalinea Pagine: 108 Data: 2007 Note:
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Angelo Maria Mangini
Letteratura come anamorfosi
Editore: Bologna, Bononia University Press Pagine: 349 Data: 2007 Note: Paradossale applicazione delle regole della prospettiva, l'anamorfosi è quel genere di composizione pittorica che dilata e confonde le forme degli oggetti rappresentati fino a farne una mescolanza di linee apparentemente prive di senso, che diventano però nuovamente decifrabili se guardate di scorcio o nelle profondità di uno specchio. Il percorso teorico che apre questo volume suggerisce la possibilità di considerare la narrazione fantastica come una sorta di anamorfosi letteraria, «controforma» straniante che punta a cancellare il confine fra realtà e illusione, e ad integrare la prima nella seconda. I capitoli successivi mettono alla prova l'utilità critica di questa proposta teorica concentrandosi sugli autori più rappresentativi del fantastico italiano fra Otto e Novecento. Nell'opera di Capuana, Papini e Pirandello il fantastico diventa una forma di letteratura che si interroga su se stessa e in cui, insieme alla questione dell'inconscio, si pone la questione della scrittura e del linguaggio, della loro origine e del loro destino, della loro relazione con la morte, il mondo e il desiderio.
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a cura di Alberto Castaldini
Giovanni Papini: la volontà degli ideali
Editore: Bucarest, Istituto Italiano di Cultura Vito Grasso Pagine: 75 Data: 2007 Note: Atti della giornata di studio nel cinquantenario della morte di Giovanni Papini: Bucarest, Istituto Italiano di Cultura, 5 dicembre 2006.
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Franco Zangrilli
Pirandello. Presenza varia e perenne
Editore: Pesaro, Metauro Pagine: 263 Data: 2007 Note: Pirandello ha influenzato scrittori italiani e stranieri di ogni formazione, di ogni generazione, di ogni tipo d'ispirazione. La sua presenza si fa sentire costantemente, è varia e perenne anche nei cosiddetti scrittori cattolici e in quelli che pur avendo dichiarato apertamente i loro "precursori" e i loro "maestri", non hanno mai menzionato il nome di Pirandello, come se volessero celare una loro importante fonte.
In tanti scrittori contemporanei i motivi dell'arte di Pirandello, da quelli della scissione e della molteplicità della personalità a quelli del vedersi vivere e della maschera, da quelli della relatività di ogni cosa a quelli della pazzia, da quelli del teatro nel teatro a quelli della meta-scrittura, ritornano con una presenza incessante e sono capaci di presentare un pirandellismo originale, teso allo sperimentalismo dei procedimenti topici, dei toni del comico e dell'umorismo, dei mezzi della scrittura.
Questo lavoro segue il filone delle "presenze" pirandelliane nella letteratura contemporanea e rivela così un'attualità dello scrittore agrigentino che va oltre il perdurare della sua stessa opera.
[Capitolo] 4. Pirandello e Papini, pp. 83-130
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Giona Tuccini
Spiriti cercanti
Mistica e santità in Boine e Papini
Editore: Urbino, Quattroventi Pagine: 204 Data: 2007 Note: Con questo libro Giona Tuccini indaga in modo autorevole e familiare le ragioni della fortuna "dimenticata" di due storici capifila della letteratura italiana moderna, Giovanni Boine e Giovanni Papini, in aperto dialogo con i Padri della Chiesa e la tradizione mistica del Rinascimento. Oggetto di questo studio sono le penetranti considerazioni critiche d'autore su Juan de la Cruz, Anselmo d'Aosta, Agostino che per Boine e Papini non furono solamente tre singolari vie a Dio, ma espressione di una incessante ricerca informale che, obbedendo ad un suo piano interiore, si rinnovava ogni volta come esercizio del vivere e del credere.
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Fabio Andreazza
Identificazione di un'arte
Scrittori e cinema nel primo Novecento italiano
Editore: Roma, Bulzoni editore Pagine: 207 Data: 2008 Note: Il cinema occupa oggi un posto di tutto rispetto nel campo culturale. Non è sempre stato così. Per capire il suo status attuale è necessario comprendere come è diventato un'arte. Se si considera la nozione di arte un prodotto della storia, è necessario interrogarsi sul modo in cui, all'inizio del Novecento, è stata applicata al nuovo mezzo di espressione. Se si volge lo sguardo verso i professionisti della parola, gli scrittori, ci si accorge che le opinioni sono discordanti, dalla piena approvazione di D'Annunzio e Bontempelli alia condanna di Verga, dalla benevolenza strumentale di Gobetti e Prezzolini alle oscillazioni di Pirandello e Debenedetti. Come si sono formate queste opinioni? Intrecciando storia del cinema, storia letteraria e sociologia, l'autore mostra come le idee degli scrittori non siano pure scelte intellettuali. Le prese di posizione sul cinema si spiegano con i conflitti generazionali, le ambizioni giovanili, le strategie adottate per affermarsi o per mantenere intatto il proprio ruolo in quell'universo di contese e di rivalità non sempre dichiarate che è il campo letterario.
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Giorgio Luti
Papini, Soffici e la cultura toscana del primo Novecento
Editore: Poppi, Helicon Pagine: 72 Data: 2008 Note:
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a cura di Gloria Manghetti
Per Giovanni Papini
Nel 50° anniversario della morte dello scrittore (1956-2006)
Editore: Firenze, Società Editrice Fiorentina Pagine: 133 Data: 2008 Note: Nel 50° anniversario della morte di Giovanni Papini (1956-2006), sulla scia delle numerose pubblicazioni uscite per l'occasione, si è tornati a parlare di uno degli intellettuali più rappresentativi e discussi del nostro Novecento.
Una ravvivata attenzione che nel monumentale archivio dello scrittore, e soprattutto nelle ricche sezioni dei manoscritti e degli epistolari, ha trovato preziosa materia prima per far luce su «una figura unica, insostituibile, a cui tutti – come nel 1956 commentò Eugenio Montale – dobbiamo qualcosa di noi stessi»
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a cura di Marcello Veneziani
Anni Incendiari
1909-1919: il decennio che sconvolse l'arte e il pensiero, la storia e la vita
Editore: Firenze, Vallecchi Pagine: 210 Data: 2009 Note: Nell'arco breve del primo '900, sull'orlo entusiasta della modernità, divampò uno straordinario incendio nell'arte e nella letteratura, nel pensiero e nelle ideologie, che rapidamente si propagò nell'Europa delle nazioni e nella storia mondiale. Epicentro di questa scossa creativa fu l'Italia, Firenze e Milano in particolare. Il decennio del futurismo non fu solo un laboratorio degli anni a venire. Principali scritti contenuti:
Aldo Palazzeschi, L'incendiario.
Marinetti, La nostra sfida.
Papini, Noi pazzi contro Roma.
Soffici, Un mondo finisce, un altro fiorisce.
Corradini, Il regno dei nazionalisti.
Olivetti, Il lavoro brucia: il sindacalismo rivoluzionario.
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Anna K. Valerio
Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Italo Tavolato
Bestemmia contro la democrazia
Editore: Avellino, Edizioni AR Pagine: 53 Data: 2009 Note: Meraviglioso spaccato del futurismo letterario, una raccolta di scritti che sorprende per la potenza e la sfacciataggine dei contenuti, che trattano temi ancora delicati al giorno d'oggi con una sincerità e una brutalità impensabile 100 anni fa.
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Francesco Fain
Giovanni Papini
Il tutto, il nulla
Editore: Firenze, Atheneum Pagine: 203 Data: 2009 Note: Proteiforme, sorprendente, sperimentatore: questo fu Giovanni Papini, uno scrittore difficilmente catalogabile. "Sospetto che Papini sia stato ingiustamente dimenticato" scrisse Jorge Luis Borges. Francesco Fain, in accordo con tale opinione, cerca attraverso questo appassionato saggio di riscoprirlo, portando in luce la sua natura di uomo curioso, religioso e mistico.
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Andrea Cecconi
Le case della memoria
Un itinerario letterario nella Firenze del '900
Editore: Firenze, Pagnini editore Pagine: 410 Data: 2009 Note: Le case della memoria è un vero e proprio itinerario nei quartieri, nelle strade e nei dintorni di Firenze alla ricerca delle abitazioni (tutte fotografate) in cui vissero o soggiornarono,anche per breve tempo, i protagonisti della cultura letteraria italiana nel corso del Novecento.
Attraverso le loro testimonianze, i loro ricordi, le loro memorie l'autore ha ricostruito il clima di una società letteraria con le sue grandezze e le sue miserie, sullo sfondo di una città sospesa tra mito, realtà e cronaca.
Un itinerario dunque che va oltre il dato fisico dell'immediatezza dell'osservazione e della modestia dei luoghi, esigendo anche un coinvolgimento emotivo, del tutto personale, da parte del lettore.
[Capitolo] Giovanni Papini, pp. 153-159 (testo integrale).
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Jole Soldateschi
Il tragico quotidiano
Papini Palazzeschi Cassola Bianciardi
Editore: Firenze, Mauro Pagliai Editore Pagine: 278 Data: 2010 Note: Il titolo del volume, che è quello della prima raccolta di racconti di Giovanni Papini (ai quali è dedicato il saggio di apertura), intende sottolineare negli autori presi in esame la scelta di rappresentare un mondo "tragicamente quotidiano" dove risaltino le disarmonie che sottendono la moderna civiltà borghese. Delle forme e dei generi varianti della scrittura intorno ai quali si sono esercitati i quattro scrittori, tutti a vario titolo protagonisti del Novecento.
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a cura di Gloria Manghetti
Firenze futurista 1909-1920
Atti del Convegno di studi (Firenze, Palazzo dei Medici, 15-16 maggio 2008)
Editore: Firenze, Edizioni Polistampa Pagine: 260 Data: 2011 Note: Atti del convegno di studi svoltosi a palazzo Medici Riccardi (Firenze) il 15 e il 16 maggio 2009, a cento anni dalla pubblicazione del manifesto del Futurismo su "Le Figaro" di Parigi. Hanno collaborato la Provincia di Firenze, il Gabinetto G.P. Vieusseux, la Fondazione Primo Conti, l'Università di Firenze - Centro Studi "Aldo Palazzeschi", la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, l'Associazione Firenze Arte e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.Il capoluogo toscano fu uno dei più importanti luoghi di espressione di questo movimento d'avanguardia artistico-letteraria. All'epoca, Firenze viveva una delle sue più vitali stagioni culturali: le nuove idee portate dalla "rivoluzione" di Filippo Tommaso Marinetti ebbero immediatamente risonanza nel dibattito delle riviste, delle esposizioni d'arte e delle celebri "serate futuriste" che si tenevano nei caffè e nei teatri; in poco tempo, le novità fiorentine si irradiarono in tutta Europa. Si aggiunga che alcuni degli gli esponenti più conosciuti del movimento furono legati alla città: oltre a Marinetti, ricordiamo Giovanni Papini, Aldo Palazzeschi, Giuseppe Prezzolini, Ardengo Soffici, Primo Conti, Carlo Carrà e Umberto Boccioni.
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Michele Giocondi
I best seller italiani 1861 - 1946
Editore: Firenze, Mauro Paglai Editore Pagine: 270 Data: 2011 Note: Dei tanti aspetti che contraddistinguono la vita e l'essenza stessa di un paese, quello legato ai suoi consumi culturali è certamente uno dei più significativi. Tra questi il più importante è il libro. Questa pubblicazione vuole illustrare e far conoscere quelle che realmente sono state le letture degli italiani dalla nascita del Regno alla sua scomparsa, nel 1946. Tramite uno scrupoloso lavoro di ricerca, sono stati individuati i libri che la gente effettivamente leggeva: non gli autori che compaiono nelle storie della letteratura, ma quelli che riempivano le vetrine dei librai, non i grandi classici, ma quelli - magari politicamente sconvenienti, licenziosi o controversi - che appassionavano centinaia di migliaia di persone. Accanto a molti scrittori di cui avevamo quasi perso la memoria compaiono ovviamente anche alcuni padri della nostra letteratura. D'Annunzio come Guido da Verona, Fogazzaro come Luciano Zuccoli, De Amicis come Salvatore Farina, Collodi come Carolina Invernizio. Accomunati da una straordinaria fortuna commerciale. E insieme a loro una miriade di altri autori e di altri libri: Barrilli, Rovetta, Salgari, Pitigrilli, Mariani, Brocchi, Gotta, D'Ambra, Milanesi, Papini.
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a cura di Angelo D'Orso
Il nostro Gramsci
Antonio Gramsci a colloquio con i protagonisti della storia d'Italia
Editore: Roma, Viella Libreria Editrice Pagine: 424 Data: 2011 Note: Partendo dagli scritti giovanili per arrivare alle riflessioni mature del carcere, il pensiero di Antonio Gramsci - oggi uno degli autori italiani più tradotti e studiati nel mondo - viene qui messo a confronto con alcuni dei protagonisti della storia nazionale, in "medaglioni" che costituiscono altrettanti tasselli del "mosaico Italia": Dante e Machiavelli, Guicciardini e Foscolo, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, De Sanctis e Verdi, Carducci e Pascoli, Croce e Gentile, D'Annunzio e Pirandello, Mussolini e Gobetti... Nel "colloquio" critico con letterati, pensatori, politici, giornalisti di ogni epoca, si conferma l'eccezionale cultura e perspicacia dell'intellettuale sardo, nei cui scritti dimensione storiografica e analisi politica dialogano fecondamente: i ritratti costruiti in questo volume vanno così a compiere una ricognizione della molteplice e multiforme identità di quell'Italia frammentata che da secoli tenta di raggiungere una vera dimensione unitaria.
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a cura di M. Del Castello e G. Lucchetta
Papini, Vailati e la "Cultura dell'Anima"
Atti del Convegno di Studio
Chieti, maggio 2009 e gennaio 2010
Editore: Lanciano, Casa Editrice Rocco Carabba Pagine: 362 Data: 2011 Note: Questa notevole raccolta di saggi traccia un percorso e definisce alcuni importantissimi momenti della vicenda dell’editoria italiana. Il volume, infatti, è la storia della nascita della pregiatissima collana 'Cultura dell'anima', la storia della splendida collaborazione tra Papini e Vailati e le idee editoriali del coraggioso e sagace Rocco Carabba, ed è anche il racconto del contesto storico e culturale che si respirava nei primi decenni del '900 in Italia e in Europa.
Il volume è diviso in due parti. La prima è dedicata sostanzialmente alla figura di Giovanni Papini. Si racconta dello storico dissidio con Prezzolini; dell’amicizia con l'editore Rocco Carabba; la fiducia che gli fu concessa; l’evoluzione - o per alcuni involuzione - intellettuale e filosofica di Papini, oscillante tra pragmatismo, scetticismo e cristianesimo, che lo portò alla conversione religiosa, causa di fratture non solo intime. In questa prima parte si scrive anche di chi in quegli anni era tra le personalità di spicco dell’intellighenzia italiana. Quindi ecco Benedetto Croce, descritto nella sua espressione ambigua: antifascista che ha dato impulso vitale al fascismo, antimarxista che in gioventù era marxista. Ma non si dimenticano, anche se solo citati, un Rensi, un Pirandello…
La seconda parte, invece, abbozza un ritratto dell’altro protagonista della collana: il filosofo e matematico Giovanni Vailati. Si scrive molto del suo interesse per la scienza e la filosofia del linguaggio, per Aristotele, per il pragmatismo. Oltre a ciò sono davvero interessanti i saggi rivolti ai professori abruzzesi di storia della filosofia che tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento hanno animato il dibattito culturale non solo italiano.
Nella sostanza, in questi atti del convegno è messo a nudo lo scontro senza compromessi tra la corrente pragmatista e positivista da una parte, e l’imperante, almeno in Italia (in Europa il dibattito si era esaurito da decenni…) idealismo, l’antimaterialismo, l’antisensismo: i due fronti opposti che si contendevano il primato culturale in un'Italia che cercava di ritrovare un ruolo di primaria importanza nel contesto europeo, ma che non riusciva a produrre idee originali. Ma sono anche saggi divertenti, benché linguaggio e forma siano accademici, dove i legami, gli scontri tra i molti e vitali intellettuali (non mancano gossip e aneddoti curiosi, difficili da trovare nei soliti manuali) fanno di questo volume un libro pregevole.
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Simone Magherini
Avanguardie storiche a Firenze
e altri studi tra Otto e Novecento
Editore: Firenze, Società Editrice Fiorentina Pagine: 352 Data: 2012 Note: Il titolo del libro deriva da un compatto e unitario nucleo tematico di studi e ricerche d'archivio, tesi ad indagare il contributo cruciale dato dalle avanguardie storiche fiorentine al rinnovamento intellettuale e artistico della civiltà letteraria non solo nazionale. Fanno parte di questa serie i saggi della terza sezione (Avanguardie a Firenze), dedicati ai protagonisti di questa breve ma intensa stagione culturale (Marinetti, Moretti, Palazzeschi, Papini, Prezzolini, Soffici), e quelli della quarta sezione (Nel laboratorio di Palazzeschi), che indagano aspetti puntuali e spesso inediti della biografia e dell'officina palazzeschiana. I saggi confluiti nella altre due sezioni completano il quadro delle ricerche e spiegano il sottotitolo del libro. Nella prima (Italiani fuori d'Italia) confluiscono gli studi sull'opera "Dell'Italia" di Tommaseo e sulla vasta attività culturale svolta da Prezzolini come direttore della Casa Italiana di New York. Nella seconda sezione (Memoria letteraria e letture di poesie) si concentrano una serie di letture poetiche sul significato del recupero di una memoria dantesca e leopardiana nella poesia del Novecento.
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a cura di Patrizia Farinelli
Cose dell'altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo.
Atti della giornata internazionale di studi
Lubiana 29 ottobre 2009
Editore: Pisa, Edizioni ETS Pagine: 174 Data: 2012 Note: A che punto si trova oggi la discussione teorica sul fantastico? E che ne è stato del fantastico nel XX secolo, specificamente nella letteratura italiana? Alcuni degli articoli qui raccolti cercano di rispondere alla prima domanda: vi si ripercorrono i problemi con cui si è scontrata la riflessione critico-teorica negli ultimi quarant'anni e si delineano dei percorsi alternativi d'indagine. In due casi questi percorsi sono orientati a rendere ragione dell'identità del testo senza che si ricorra affatto a una prassi classificatoria; in un terzo - riconosciuto che distinzioni di genere si rendono talvolta necessarie nella loro funzione strumentale - viene proposta una strategia tesa a evitare l'uso dei criteri finora più frequentemente adottati, giudicati poco convincenti. Altri articoli affrontano invece la seconda questione, di carattere storico-letterario, e illustrano come diversi scrittori del Novecento (Papini, Pirandello, Bontempelli, Landolfi, Savinio, Levi e Tomizza) abbiano rielaborato motivi e dispositivi narrativi ricorrenti nella letteratura che più spesso, per determinate ricorrenze tematiche e discorsive, si è soliti considerare fantastica oppure abbiano invitato a leggere in chiave fantastica le proprie opere attraverso l'attivazione di una scrittura basata sul doppio. La preoccupazione di fondo che guida tali interventi è di comprendere la funzione che il riuso e la risemantizzazione della tramandata letteratura fantastica in ogni singolo caso assolvono. Se i fenomeni analizzati rappresentino lo sviluppo di una precisa tradizione letteraria o non piuttosto la sua elusione (dietro ad una apparente ripresa) o, ancora, la sua dissoluzione sono domande aperte, destinate a rimanere tali per la sfuggevolezza stessa del concetto di fantastico.
[Capitolo] Giona Tuccini, Il diavolo senza corna. Simbolo e codice del fantastico papiniano, pp. 63-77 (testo integrale).
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Laura Cerasi
Pedagogie e antipedagogie della nazione.
Istituzioni e politiche culturali nel Novecento italiano
Editore: Brescia, Editrice La Scuola Pagine: 348 Data: 2012 Note: Quali sono stati i percorsi e le aporie del "fare" gli italiani fra età liberale, fascismo e repubblica? Un integrativo declinato in questo saggio tracciando due itinerari, solo apparentemente divergenti. Da un lato, i dibattiti e gli argomenti di una pedagogia nazionale di natura antipolitica, antiparlamentare e antiburocratica, alla ricerca di altre "agenzie", oltre allo Stato, meglio adeguate alla pedagogia nazionale rispetto alle istituzioni scolastiche. La scuola stessa poteva meglio assolvere al suo ufficio educativo se praticava un'antipedagogia del vitalismo e della spontaneità. D'altro canto, la riflessione sugli strumenti di selezione e formazione delle classi dirigenti, propria del discorso sull'istruzione superiore, identifica un preciso compito dello Stato. Era senz'altro all'interno della cornice dei pubblici ordinamenti che andava condotta la selezione delle elitè, per la cui efficacia andavano commisurati e ripensati gli assetti istituzionali dell'istruzione e gli stessi statuti disciplinari, dagli studi classici alle scienze sociali. In tale prospettiva, l'azione dello "Stato educatore" in campo universitario ha incontrato un argine nelle vischiosità e nelle resistenze del corpo accademico, che ha costituito un freno al dirigismo autoritario del regime fascista, ma ha anche generato attrito verso i tentativi di riforma democratica degli ordinamenti universitari attuati dalla politica italiana fra anni Settanta e Ottanta. I canali di formazione delle classi dirigenti si spostano così al di fuori del sistema scolastico, tendendo a svuotare la funzione democratica di scuola e università.
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Piero Nicola
Verità per la vita
Autori dimenticati del Novecento
Editore: Firenze, Mauro Pagliai Editore Pagine: 191 Data: 2012 Note: Una galleria di ventiquattro preziosi cammei dedicati ad altrettanti protagonisti della cultura italiana del primo Novecento, molti dei quali poco noti o addirittura assenti dalle antologie. Da Ardengo Soffici a Giovanni Mosca, da Bonaventura Tacchi a Bruno Cicognani, da Margherita Sarfatti a Giovanni Papini: l'autore si affida allo stile raffinato e alla profonda conoscenza della nostra letteratura per tracciare i ritratti di grandi scrittori, poeti e giornalisti che sono stati testimoni unici della storia, penetrando con acume nella loro poetica e sottraendo molte opere degne di nota ad un immeritato oblio.
[Capitolo] Giovanni Papini, pp. 69-74
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Emilio Gentile
1908 Firenze capitale delle avanguardie
Editore: Firenze, Editori Laterza Pagine: 36 Data: 2013 Note: 20 dicembre 1908: a Firenze nasce “La Voce” di Giuseppe Prezzolini; 20 febbraio 1909: a Parigi “Le Figaro" pubblica il manifesto del futurismo; 13 gennaio 1913: Giovanni Papini e Ardengo Soffici, con Aldo Palazzeschi, danno vita, a Firenze, a “Lacerba”. Sono queste le date entro cui si svolge la singolare e straordinaria esperienza di Firenze capitale delle avanguardie italiane, negli anni di Giolitti e della rivoluzione industriale. Nel 1911 “La Voce” entra in polemica con il futurismo e ne mette in ridicolo le innovazioni estetiche come stravaganti e cervellotiche. I futuristi reagiscono, futuristicamente, con una aggressione fisica contro i vociani fra i tavolini del caffè Giubbe Rosse e alla stazione. La rissa è la premessa di una svolta all’interno de "La Voce". Prezzolini continua a detestare il futurismo, Papini e Soffici lo apprezzano, diventano futuristi militanti e contestano a Marinetti il ruolo di capo del movimento. E intanto polemizzano con "La Voce", che polemizza con "Lacerba". La Firenze di quegli anni è - e tale rimane fino alla vigilia dell’intervento nella Grande Guerra - il centro dello scontro più animoso fra i movimenti culturali e artistici dell’avanguardia italiana. Per qualche anno: alla fine tutti si ritroveranno schierati, per motivi diversi, sul fronte interventista, convinti che solo la guerra possa essere l’inizio della rigenerazione del paese.
Tratto da "Gli anni di Firenze".
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Luisa Mangoni
Civiltà della crisi
Cultura e politica in Italia tra Otto e Novecento
Editore: Roma, Viella Pagine: 402 Data: 2013 Note: Una delle maggiori studiose della storia italiana contemporanea mette a fuoco momenti salienti della cultura del nostro Paese per cogliere legami e connessioni, continuità e rotture, e infine la perdurante memoria di un passato con cui, al di là delle intenzioni, non si erano fatti completamente i conti.
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Giuseppe Guida
Durata e storia
Aspetti di una nuova percezione del tempo agli inizi del Novecento
Editore: Roma, Aracne Editrice Pagine: 479 Data: 2013 Note: Fra Otto e Novecento, con la diffusione del bergsonismo, si assiste al declino della fede in una temporalità prevedibile, suffragata da gran parte della storiografia ottocentesca. All’idea del tempo, che scorre lungo direttrici prestabilite, si sostituisce l’idea di un tempo dinamico, non più soggetto alla logica di svolgimento di una forma, ma dotato di un intrinseco impulso creatore, le cui proprietà virtuali, mai interamente realizzate, sarebbero suscettibili di dare luogo ad una perturbante molteplicità di esiti.
Capitolo III Il Bergsonismo in Italia, pp. 309-481
3.1 L’antibergsonismo di Croce, pp. 309-324 (testo integrale).
3.2 Una rivista bergsoniana: il «Leonardo», pp. 325-348.
3.3 Bergsonismo, sindacalismo, nazionalismo, pp. 348-367.
3.4 Bergsonismo, modernismo e democrazia, pp. 367-406.
3.5 Bergsonismo e arte futuristica, pp. 406-447.
3.6 Sul bergsonismo di Pirandello, pp. 448-464.
3.7 Tempo di guerra, pp. 448-464.
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Simonetta Bassi
Immagini del Rinascimento Garin, Gentile, Papini
Editore: Roma, Edizioni di Storia e Letteratura Pagine: 146 Data: 2013 Note: Sono qui raccolti gli epistolari intercorsi fra tre importanti rappresentati della cultura italiana Giovanni Papini, Giovanni Gentile ed Eugenio Garin. I primi due hanno imparato a conoscersi fin dall'inizio del secolo; più tardi, si aprirà per loro una nuova stagione di confronti che vede coinvolto anche il giovane studioso Garin. Nelle loro interpretazioni, è l'azione umana a risultare un elemento caratteristico dell'età rinascimentale, anche se diversamente modulato. La prassi e la cornice in cui essa è inserita è il problema che sottende le letture dei tre autori: Papini innesta gli esiti migliori del pragmatismo su una forte esigenza religiosa personale per leggere il Rinascimento come età caratterizzata da un determinato tipo di artista che opera attraverso l'imitazione dell'attività creatrice del Padre; Garin vede garantita, nell'intreccio di ermetismo, neoplatonismo e dottrine dei padri, la possibilità di una dimensione attiva dell'uomo caratterizzata dalla libertà e dalla proiezione morale e civile; Gentile invece risolve la prospettiva dell'azione umana all'interno dell'attività creatrice del pensiero come processo di autoformazione e di autoconoscenza.
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a cura di Raffaele Girardi
L'angelo malato
Poesia e salute mentale nel Novecento italiano
Editore: Bari, Edizioni di Pagina Pagine: 132 Data: 2014 Note: Atti delle Giornate di studio "Lo sguardo di Orfeo, poesia e salute mentale nel Novecento italiano" (Bari, 26 novembre 2012-29 gennaio 2013).
Il quinto capitolo dedicato all'intervento di Franco Contorbia è "Su Montale, Papini e i poeti pazzi".
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a cura di Eny Di Iorio e Franco Zangrilli
Media allo specchio
Letteratura e giornalismo
Editore: Caltanisetta, Salvatore Sciascia Editore Pagine: 249 Data: 2014 Note: Atti del convegno internazionale "Media allo specchio: letteratura e giornalismo" (Firenze, Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini, 16 gennaio 2014).
L’evento, a cura di Eny Di Iorio e Franco Zangrilli e promosso dall’Istituto Lorenzo de’ Medici, si è posto l’obiettivo di confrontare in modo dettagliato la scrittura giornalistica e la scrittura letteraria, mettendo insieme e dando voce a un gruppo di giornalisti, intellettuali, scrittori, studiosi dell’informazione, della letteratura e di altre discipline provenienti da tutto il mondo.
A partire dalle ore 10, dopo i saluti di Carla e Fabrizio Guarducci, Direttore e Presidente dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, Lisa Sarti del CUNY (The City University of New York) ha dato il via alla prima sessione - presieduta da Franco Zangrilli - analizzando ‘Pirandello e la stampa americana’. A seguire, i focus sulle figure di Giovanni Papini a cura di M. Belén Hernández González (Universidad de Murcia), di Salvatore Quasimodo visto nei panni di poeta e giornalista da Eny Di Iorio (Istituto Lorenzo de’ Medici), di Elsa Morante grazie al contributo di Domenica Elisa Cicala (Alpen – Adria Universität Klagenfurt), di Anna Maria Ortese con lo speech di Andrea Baldi (Rutgers University), di Giorgio Bassani insieme a Andrea Guiati (State University College at Buffalo), per terminare la mattina con la giornalista e scrittrice Letizia D’Angelo e ‘I toscani maledetti tra giornalismo e letteratura’.
La sessione pomeridiana, presieduta da Eny Di Iorio, ha preso il via alle 15 con Wanda Santini dell’Università di Toronto e il suo approfondimento su Mario Pomilio. Leonardo Sciascia è invece affrontato da Alessandro di Prima (University of Galway), mentre la firma de La Repubblica Sebastiano Triulzi racconta ‘Fantascienza e giornalismo di Manganelli’. Dall’Università di Debreceni Egyetem Olasz Tanzék, Istvan Puskas presenta ‘Pasolini spettatore di televisione’, a cui seguono ‘Bonaviri e il Corriere della Sera’ con Michelangelo Fino dell’Università di Cassino e le riflessioni su ‘La Rabbia e l’orgoglio’ di Oriana Fallaci insieme a Teodora Nicoletta Pascu (Università di Catania). Conclude il convegno Franco Zangrilli (City University of New York, Baruch College) e la sua analisi ‘New Journalism di Tabucchi?’.
[Capitolo] Maria Belén Hernàndez Gonzàles, Giovanni Papini, una terza pagina originale, pp. 25-43 (testo integrale).
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Mauro Mazza
Uomo infinito
La lezione di Giovanni Papini
Editore: Cosenza, Luigi Pellegrini Editore Pagine: 78 Data: 2014 Note: "Cosa ne facciamo, adesso, di un intellettuale che a vent'anni sognava di cambiare il mondo e a ventitré cominciò a cambiarlo sul serio? Verrebbe voglia di rinunciare all'impresa e di lasciarlo dov'è, Giovanni Papini: tra i reperti dimenticati del Novecento, come quando lo (ri)scoprì Borges come splendido narratore dello straordinario insinuatosi nella quotidianità. Visto da vicino, potrebbe interrompere il nostro torpore, costringerci di nuovo a ricominciare. A cercare, cercare ancora. Eppure chissà, proprio per questo - a pensarci bene - ne può valere la pena."
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a cura di Lanfranco Binni
Sritti novecenteschi
1934-1981 (di Walter Binni)
Editore: Firenze, Il Ponte Editore Pagine: 320 Data: 2014 Note:
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Federico Bianca
Giovanni Papini
Le opere, i temi, la poetica.
Editore: Castiglione di Sicilia, Il Convivio Pagine: 247 Data: 2015 Note: "Federico Bianca offre con 'Giovanni Papini. Le opere, i temi, la poetica' una monografia su una delle figure più complesse della letteratura italiana del Novecento, attraverso la lettura delle opere narrative, saggistiche e poetiche, discutendone compiutamente una collocazione storica e politica."
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Andrea Cecconi
Thomas Neal
Filosofo, critico d’arte e collezionista
Con Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini da «Il Marzocco» a «Lacerba»
Editore: Firenze, Nerbini, Pagine: 110 Data: 2015 Note: Include lettere scritte da Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini a Thomas Neal.
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Ilaria Occhini
La bellezza quotidiana
Una vita senza trucco
Editore: Milano, Rizzoli Pagine: 150 Data: 2016 Note: “Non mi abituerò mai a pronunciare la prima battuta. Cerco di modulare, ritmare, impostare. Ma ogni volta è morire.” Dopo oltre sessant’anni di carriera, Ilaria Occhini esibisce la fragilità di un’esordiente. La esibisce perché la sua è una vita fatta di sentimenti da custodire. Fin dall’amore di bambina per il nonno Giovanni Papini, un amore fortissimo e privato, che non potrà non intrecciarsi con la storia d’Italia, con le sue pagine più buie e con i voltafaccia più offensivi del costume nostrano. E poi gli esordi della carriera, che sarà sempre segnata dalla sua bellezza folgorante. Ma per una bambina cresciuta nell’ambiente letterario fiorentino e con un padre raffinato collezionista che le ha insegnato ad amare l’arte, la bellezza va trattata con riguardo e disinvoltura: “La mia bellezza è come se fosse una cosa, una borsetta, un foulard che porto con me, non ne parlo con nessun vanto”. Nel suo lavoro è passata con altrettanta disinvoltura dagli sceneggiati televisivi (Jane Eyre, Graziella), che le hanno dato la notorietà presso il grande pubblico, all’impegno teatrale più coraggioso, con registi come Luchino Visconti e Luca Ronconi. Donna bellissima, amata, fotografata e desiderata, Ilaria Occhini rivela invece le gioie e le pieghe dell’amore coniugale, che vive da oltre cinquant’anni con Raffaele La Capria, e racconta qui ciò che è lecito raccontare di una vita vissuta in un continuo corpo a corpo con la bellezza.
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Manlio Triggiani
La rivoluzione conservatrice alle origini del fascismo
Papini, Prezzolini, Soffici e la rivolta dello spirito
Editore: Roma, Pagine Pagine: 230 Data: 2016 Note: Antologia di scritti di autori che hanno avuto una notevole importanza per la cultura italiana: hanno rivoluzionato il panorama culturale italiano contribuendo a cambiare la percezione che i giovani avevano della realtà del loro tempo. Lasciarono un segno che solamente una cultura senza punti di riferimento tende oggi a non considerare, a non conoscere, a far dimenticare. Ma l'opera di questi intellettuali resta una delle imprese maggiori della storia del giornalismo e della cultura letteraria e politica d'Italia.
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a cura di Alberto Alberti, Maria Chiara Ferro e Francesca Romoli
Mosty Mostite.
Studi in onore di Marcello Garzaniti
Editore: Firenze, University Press Pagine: 496 Data: 2016 Note: Questo volume intende omaggiare Marcello Garzaniti in occasione del suo sessantesimo compleanno e del trentennale della sua carriera, a riconoscimento dell'impegno generosamente profuso nell'ambito della ricerca, della divulgazione scientifica e della didattica. L'eterogeneità dei contributi offerti da colleghi, allievi e amici testimonia l'erudizione e la poliedricità d'interessi del festeggiato. Le cinque sezioni di cui si compone il volume spaziano infatti dalla storia della cultura alla storia della civiltà letteraria slava ecclesiastica, dalla linguistica alle letterature slave, senza trascurare la storia della slavistica. Il volume è completato dalla bibliografia della produzione scientifica di Marcello Garzaniti.
[Capitolo] Stefano Garzonio, “Siamo due, siamo soli”. Jurgis Baltrušajtis scrive a Giovanni Papini, pp. 339-348 (testo integrale).
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Luca Tognaccini
Tre grandi amici:
Tozzi, Giuliotti e Papini
Editore: Selfpublishing, Youcanprint Pagine: 141 Data: 2016 Note: In questo libro di letteratura italiana contemporanea, la storia di una leggendaria amicizia giunge a noi sin dagli inizi del Novecento, assumendo oramai i colori e la forza di un mito, cioè un racconto allegorico che spiega l'inspiegabile, vale a dire come sia stato possibile, nel secolo della grande apostasia, il ritorno alla fede di tre cavalieri armati di penna come fosse una spada, che hanno seguito l'uno le orme dell'altro: stiamo parlando di Federigo Tozzi senese, di Domenico Giuliotti grevigiano, di Giovanni Papini fiorentino. Tutti conoscono Federigo per via della letteratura italiana, in Toscana Papini è ancora letto, mentre del terzo amico se ne parla assai poco a partire dal terzo millennio, quindi non ci sono grandi novità rispetto a quanto detto da Luca Tognaccini, nella sua tesi di laurea discussa il 14/12/1989 (relatore Michele Ranchetti, controrelatore Giorgio Luti), relativamente al Grevigiano, da cui proviene molta della documentazione contenuta in questo libro.
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Vittorio Capuzza
Un inedito incontro tra Giovanni Papini e il Cardinale Pietro Maffi
Note intorno a un manoscritto
Editore: Roma, Aracne Editrice Pagine: 48 Data: 2016 Note: Il testo di Papini non è uno "scartafaccio" e, per seguire l'allusione manzoniana, non richiede che sia rifatta la "dicitura". Vittorio Capuzza è, in questo caso, un rispettoso maieuta ma, una volta restituiti i "foglietti" alla luce, ovvero all'attenzione del lettore curioso, si trasforma in un ecdotico esegeta del testo come del suo contesto. L'incontro tra Papini e il Cardinale, diventa così il confronto tra due potenze che si pongono, tuttavia, in termini di dialogo tra due istanze umane, più che tra due poteri.
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Cristiano Miozzi
D(io) Papini
Editore: Ariccia, Aracne Pagine: 164 Data: 2017 Note: Mentre sono alle prese con l'ideazione di un'ennesima, grandiosa rivista, le vite di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Ardengo Soffici ed Ercole Luigi Morselli vengono sconvolte dall'incontro con una ragazza di nobile rango, Domitilla. Le sue (chissà se) involontarie provocazioni, infatti, mettono in luce incoerenze, follie, manie di grandezza dei quattro amici, compromettendo senza scampo le loro certezze e spingendoli a ridimensionare il loro smisurato Io avvicinandolo a D(io). Una storia buffa e romantica, liberamente ispirata alle eccentriche vicende dei quattro intellettuali del Novecento.
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a cura di Irene Gambacorti
Lo schermo di carta
Pagine letterarie e giornalistiche sul cinema(1905-1924)
Editore: Firenze, Libreria Editrice Fiorentina Pagine: 425 Data: 2017 Note: Il volume raccoglie 28 brani letterari (pagine di romanzi, racconti, commedie, poesie) e 50 scritti giornalistici sul cinema (articoli, saggi, interviste, inchieste su quotidiani e riviste), comparsi in Italia tra il 1905 e il 1924. L'antologia intende documentare la ricezione del fenomeno cinema da parte del mondo letterario e intellettuale italiano, negli anni in cui il fortunato spettacolo rapidamente passa dai baracconi delle fiere alle grandi sale cittadine, affermandosi come nuova arte, tra consenso di pubblico e peso sociale crescenti. Le pagine narrative battono sugli aspetti più curiosi del nuovo ambiente, raccontano le reazioni del pubblico, il mestiere dell'attore, i meccanismi produttivi, la diatriba con il teatro. La stampa riflette sulle implicazioni sociali, morali e artistiche del cinema; tra quadro di colore, interessi divulgativi, snobistici rifiuti e polemiche feroci, ne tenta una prima lettura critica ed estetica, interpellando scrittori e drammaturghi: sullo schermo di carta la nuova arte definisce i caratteri di un'identità ancora incerta e sfuggente. Invenzione del secolo, emblema dei tempi moderni, il cinema chiama in causa del resto il ruolo dello scrittore di fronte all'arte di massa, e ai meccanismi della nuova industria dello spettacolo; insieme offre guadagni insperati, e inedite, affascinanti possibilità espressive, arrivando a coinvolgere, nella seconda metà degli anni Dieci, i principali nomi della nostra letteratura. La sua affermazione è un elemento imprescindibile nella ricostruzione dell'inquieto panorama culturale italiano dei primi decenni del Novecento.
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a cura di Gloria Manghetti
Gli archivi della Fondazione Primo Conti
Editore: Firenze, Libreria Editrice Fiorentina Pagine: 59 Data: 2018 Note: Concepita secondo criteri tradizionali, la presente pubblicazione si rivolge a chiunque voglia conoscere più da vicino il patrimonio archivistico e bibliografico conservato nella splendida struttura quattrocentesca, sulle colline fiesolane, di Villa Le Coste, un tempo abitazione e studio del Maestro Conti e oggi sede della Fondazione Primo Conti. La guida costituisce una sorta di porta d’accesso al sistema informativo dell’Archivio della Fondazione, dove si trovano documenti d’inestimabile valore storico-culturale per lo studio e l’approfondimento dei movimenti artistici e letterari del primo Novecento.
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Mimmo Cangiano
La nascita del modernismo italiano
Filosofie della crisi, storia e letteratura. 1903-1922
Editore: Macerata, Quodlibet Studio Pagine: 628 Data: 2018 Note: Questo lavoro rappresenta il primo studio organico che indaga la genesi delle idee del modernismo italiano, ossia di quel fecondo momento della letteratura italiana, nei primi decenni del secolo scorso, in cui si è verificata una definitiva crisi e un rovesciamento dei valori tradizionali. Mimmo Cangiano ricostruisce accuratamente in questo saggio le influenze europee e americane di tale crisi, che non è solo letteraria ma anche epistemologica e politica, giungendo in questo modo a rinvenire la specificità e la complessità della letteratura italiana di quel periodo. Le opere di Pirandello e di Papini, di Soffici o di Michelstaedter, in dialogo costante con il pensiero di Nietzsche, di Mach o di Croce, si rivelano preziose anche per comprendere le vicende storico-politiche che segnarono l’Italia durante gli anni che precedettero la dittatura.
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Zsuzsanna Tóth-Izsó
Letteratura e Psicosintesi
Testimonianze dell’amicizia dimenticata fra Giovanni Papini e Roberto Assagioli
Editore: Moldova, Edizioni Sant'Antonio Pagine: 222 Data: 2019 Note: Il libro in primo luogo delinea un interessante contesto per uno studio approfondito dell’opera di Papini in base alla corrispondenza tra Papini ed Assagioli. Si cerca tra l'altro di trovare risposte alle domande come: Quale influenza ha avuto il concetto e l’immagine sull’uomo presentato dal giovane Assagioli - che partendo dalla psicoanalisi di Freud pian piano ha sviluppato la sua psicosintesi- sulla maturazione di Papini? Come cambiano i ruoli e le posizioni all’interno della loro amicizia? Fino a che punto lascia Papini che Assagioli gli dia spiegazioni sulla sua vita interiore? Come si presentano le idee base della psicosintesi nelle opere del Papini maturo? In secondo luogo il tema ci offre l'opportunitá di chiederci se sia arrivato il tempo di considerare l’analisi psicosintetica dei testi letterari profonda e preziosa quanto gli altri tipi di analisi? Viceversa non sarebbe opportuno finalmente considerare i testi letterari come indicatori del punto fino a cui i loro autori sarebbero arrivati nella loro psicosintesi personale e transpersonale?
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Serena Bedini
Storie di Firenze
Editore: Città di Castello, Odoya Pagine: 296 Data: 2019 Note: Firenze è per eccellenza la città del Rinascimento e dell'arte, ma è stata anche un centro di grande importanza letteraria e artistica tra fine Ottocento e inizio Novecento; meta del Grand Tour, capitale del Regno d'Italia, ha accolto il fermento letterario dei primi anni del XX secolo, ospitando nei suoi caffè grandi autori della scena nazionale e internazionale. Molti sono i romanzi ambientati in questa città elegante, romantica e schiva, molte le liriche che la ritraggono con versi indimenticabili nelle varie epoche. "Storie di Firenze" si propone di visitare i quartieri, le strade e i palazzi del capoluogo toscano accompagnati dalle pagine più belle di Palazzeschi, Pratolini, Cicognani, di accomodarsi ai tavolini dei caffè letterari in compagnia dei futuristi, dei vociani e dei lacerbiani, di sbirciare tra i portici degli Uffizi, giocare a nascondino a Boboli, sospirare affacciati sull'Arno con le liriche di Campana e i brani indimenticabili di Papini, Soffici, Luzi e Montale, le riflessioni di Cecchi e Malaparte, i ricordi di Viviani, Praz, Bilenchi, Zeffirelli, i dipinti di Signorini, Conti, Bicci, Rosai. Un reportage narrativo che raccoglie nove diversi percorsi attraverso il capoluogo toscano, narrando aneddoti d'arte, curiosità, film e grandi romanzi italiani e stranieri che hanno reso Firenze teatro delle storie dei loro personaggi.
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a cura di Lucia Bachelet, Francesca Golia, Enrico Ricceri, Eugenia Maria Rossi
Contesti, forme e riflessi della censura.
Creazione, ricezione e canoni culturali tra XVI e XX secolo
Editore: Roma, Sapienza Università Editrice Pagine: 278 Data: 2020 Note: Il presente volume è il frutto del convegno internazionale Contextes, formes et reflets de la censure. Création, réception et canons culturels entre XVIe et XXe siècle, svoltosi a Parigi il 14 e il 15 giugno del 2019, grazie alla collaborazione tra l’Université Sorbonne Nouvelle e la Sapienza Università di Roma.
Strumento di controllo esercitato da un potere politico o relgioso, la censura agisce in modo diretto e indiretto. Può influire sulla creazione artistica e letteraria e condizionare la genesi delle opere, prendendo in alcuni casi la forma dell’autocensura o di altre strategie adottate per reagire alle restrizioni delle autorità prescrittive. La censura può influenzare il modo in cui un’epoca accoglie, rappresenta e interpreta la produzione artistica precedente e contemporanea, contribuendo a orientarne la ricezione e a forgiare, nel lungo termine, un canone. Può, infine, essere la manifestazione di un determinato contesto politico e intellettuale, che incide sulla fruizione dell’opera, condizionando o impedendo la sua circolazione. Sulla base di tali declinazioni della censura, il volume è suddiviso in tre sezioni: L’autore e la censura, L’editore e la censura, L’opera e la censura.
Nel saggio Giovanni Papini e lo specchio dello scandalo, Francesca Golia riflette sulle modalità con cui la nozione di scandalo agisce quale strumento critico nell’ambito della produzione giornalistica e letteraria di Papini. Secondo l’ipotesi di Golia, quello che potrebbe essere interpretato come gusto della provocazione, e che fu la causa di numerosi processi e interventi delle autorità religiose, si rivela in realtà l’esito di un’operazione conoscitiva più profonda e coerente, attraverso la quale l’autore esplora la parte scomoda di ogni verità stabilita. Ne consegue la visione della censura da parte di Papini come cartina di tornasole della propria capacità di scuotere i propri lettori e ridefinire, così, il suo ruolo di scrittore.
[Capitolo] Francesca Golia, Papini e lo specchio dello scandalo, pp. 39-56 (testo integrale).
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Francesco Giubilei
Strapaese.
L'Italia dei paesi e delle chiese di campagna. Da Maccari a Longanesi, da Papini a Soffici
Editore: Città di Castello, Odoya Pagine: 301 Data: 2021 Note: Il Novecento, da un punto di vista culturale, è stato uno dei secoli più vivaci della storia dell’umanità: movimenti letterari, avanguardie, scuole filosofiche, artisti, scrittori, pittori, filosofi, intellettuali, editori, collezionisti d’arte... Trait d’union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà. I tre principali animatori dell’esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi... Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l’attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.
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